L’isolato V della palazzata ha una destinazione d’uso mista, commerciale nelle botteghe al piano terreno e residenziale ai piani superiori. L’edificio si manifesta secondo quattro fronti dei quali i minori sono disegnati secondo lo stesso schema, prevedendo la presenza di un balcone/loggia in posizione centrata rispetto allo sviluppo della facciata e delle partiture delle specchiature ad intonaco che rispondono ad un principio di specularità. I prospetti maggiori invece, pur se molto simili tra loro, presentano significative differenze.
L’isolato V della palazzata ha una destinazione d’uso mista, commerciale nelle botteghe al piano terreno e residenziale ai piani superiori. L’edificio si manifesta secondo quattro fronti dei quali i minori sono disegnati secondo lo stesso schema, prevedendo la presenza di un balcone/loggia in posizione centrata rispetto allo sviluppo della facciata e delle partiture delle specchiature ad intonaco che rispondono ad un principio di specularità. I prospetti maggiori invece, pur se molto simili tra loro, presentano significative differenze. Su tutti i prospetti emerge la struttura in pilastri e travi dalle superfici verticali delle specchiature ed i pilastri, come avviene nell’isolato XI della palazzata, si rastremano ad ogni piano dando luogo ad un sistema di proporzioni tra le parti variabile al salire di livello. In sottosquadro rispetto a questi ma emergenti rispetto alla facciata si manifestano le membrature orizzontali evidenziate da fasce marcapiano alle quali si sovrappongono in parte le velette delle finestre.
L’isolato V della palazzata ha una destinazione d’uso mista, commerciale – residenziale. I fronti minori dell’edificio sono disegnati secondo uno schema che prevede la presenza di un balcone/loggia in posizione centrata rispetto allo sviluppo della facciata e delle partiture delle specchiature ad intonaco che rispondono ad un principio di specularità. I prospetti maggiori invece, pur molto simili, presentano significative differenze. Su tutti i prospetti emerge la struttura in pilastri e travi dalle superfici verticali delle specchiature e i pilastri, come avviene anche nell’isolato XI della palazzata, si rastremano ad ogni piano dando luogo ad un sistema di proporzioni tra le parti variabile al salire di livello. In sottosquadro rispetto a questi, ma emergenti rispetto alla facciata, si manifestano le membrature orizzontali evidenziate da fasce marcapiano alle quali si sovrappongono in parte le velette delle finestre. Il prospetto lungo la via Garibaldi prevede la ripetizione di tre campate su due delle quali sono poste le finestre in posizione decentrata mentre sull’ultima insistono i balconi/loggia a servizio degli appartamenti. Le specchiature a fianco delle aperture sono caratterizzate da una modanatura orizzontale che ne divide in due parti la superficie e che pone un confronto diretto con le altezze dei davanzali delle finestre poste ai due lati. Nella facciata su via V. Emanuele, invece, pur riconfermando la ripetizione della successione di tre campate, si registrano leggere differenze che però incidono significativamente sulla diversa percezione che ne deriva. In questo caso è prevista una prima campata con finestre allineate tra loro ma decentrate sulla sinistra, una seconda campata in cui sono presenti balconi allineati tra loro ma decentrati sulla sinistra, una terza campata in cui sono presenti i balconi/loggia a servizio degli appartamenti. Su questo prospetto le specchiature lisce sulle quali si aprono le finestre decentrate, riunificano attraverso la caratterizzazione cromatica (colore arancio e panna), porzioni di superficie differenti da quelle del prospetto opposto. Anche in questo caso è presente una successione di pensiline aggettanti che si sviluppano, da pilastro a pilastro, sui tutti i quattro prospetti.