La chiesa di San Paolino, fortunatamente scampata ai terremoti del 1783 e del 1908, fu eretta per volontà della confraternita degli ortolani alla fine del ‘500. Tuttavia, durante la ricostruzione post sisma la chiesa fu fortemente rimaneggiata, con l’arretramento della facciata. Oggi conserva gli affreschi di Giovanni Tuccari (1667-1743) con “Sant’Isidoro”, “Supplica di San Paolino”, “Santo ortolano e confrati”, “I santi Angeli Custodi”, mentre a Letterio Subba (1787-1868) spetta la paternità della “Storia della vita di San Paolino”. Bellissime anche le tarsie marmoree dell’altare maggiore su cui insiste la bella pala di Giovanni Battista Quagliata (1603–1673) con “San Paolino, la Vergine e sullo sfondo gli orti della Maddalena”.
La chiesa di San Paolino, fortunatamente scampata ai terremoti del 1783 e del 1908, fu eretta per volontà della confraternita degli ortolani alla fine del ‘500. Tuttavia, durante la ricostruzione post sisma la chiesa fu fortemente rimaneggiata, con l’arretramento della facciata. Oggi conserva gli affreschi di Giovanni Tuccari (1667-1743) con “Sant’Isidoro”, “Supplica di San Paolino”, “Santo ortolano e confrati”, “I santi Angeli Custodi”, mentre a Letterio Subba (1787-1868) spetta la paternità della “Storia della vita di San Paolino”. Bellissime anche le tarsie marmoree dell’altare maggiore su cui insiste la bella pala di Giovanni Battista Quagliata (1603–1673) con “San Paolino, la Vergine e sullo sfondo gli orti della Maddalena”.
La chiesa di San Paolino, fortunatamente scampata ai terremoti del 1783 e del 1908, fu eretta per volontà della confraternita degli ortolani alla fine del ‘500. Tuttavia, durante la ricostruzione post sisma la chiesa fu fortemente rimaneggiata, con l’arretramento della facciata. Oggi conserva gli affreschi di Giovanni Tuccari (1667-1743) con “Sant’Isidoro”, “Supplica di San Paolino”, “Santo ortolano e confrati”, “I santi Angeli Custodi”, mentre a Letterio Subba (1787-1868) spetta la paternità della “Storia della vita di San Paolino”. Bellissime anche le tarsie marmoree dell’altare maggiore su cui insiste la bella pala di Giovanni Battista Quagliata (1603–1673) con “San Paolino, la Vergine e sullo sfondo gli orti della Maddalena”.