La fontana celebra la costruzione dell' acquedotto pubblico della città, ideato da Francesco La Cameola nel 1530 e inaugurato solennemente nel 1547. Il maestoso gruppo scultoreo venne realizzato da Giovan Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo, forse su programma iconografico ideato dall’umanista e scienziato Francesco Maurolico, tra il 1551 e il 1553. Presenta una struttura piramidale con in alto Orione, mitico fondatore della città, con il cane Sirio. Sotto di esso, quattro puttini cavalcano delfini dalle cui bocche esce acqua che si riversa nella tazza sottostante. La prima tazza è sostenuta da un bellissimo gruppo di Naiadi, mentre la seconda è retta da uno splendido gruppo di Tritoni. La grande vasca dodecagonale è sormontata da quattro statue raffiguranti: Il Nilo, il Tevere, L' Ebro e il Camaro, il fiume che alimentava l' acquedotto civico. Otto mostri acquatici in pietra lavica adornano la vasca, mentre al Maurolico appartengono i distici latini incisi sopra i bassorilievi tratti dalle Metamorfosi di Ovidio.
La fontana celebra la costruzione dell’acquedotto pubblico della città, ideato da Francesco La Cameola nel 1530 e inaugurato solennemente nel 1547. Il maestoso gruppo scultoreo venne realizzato da Giovan Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo, forse su programma iconografico ideato dall’umanista e scienziato Francesco Maurolico, tra il 1551 e il 1553. Presenta una struttura piramidale con in alto Orione, mitico fondatore della città, con il cane Sirio. Sotto di esso, quattro puttini cavalcano delfini dalle cui bocche esce acqua che si riversa nella tazza sottostante. La prima tazza è sostenuta da un bellissimo gruppo di Naiadi, mentre la seconda è retta da uno splendido gruppo di Tritoni. La grande vasca dodecagonale è sormontata da quattro statue raffiguranti: Il Nilo, il Tevere, L’Ebro e il Camaro, il fiume che alimentava l’acquedotto civico. Otto mostri acquatici in pietra lavica adornano la vasca, mentre al Maurolico appartengono i distici latini incisi sopra i bassorilievi tratti dalle Metamorfosi di Ovidio.
La fontana celebra la costruzione dell’acquedotto pubblico della città, ideato da Francesco La Cameola nel 1530 e inaugurato solennemente nel 1547. Il maestoso gruppo scultoreo venne realizzato da Giovan Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo, forse su programma iconografico ideato dall’umanista e scienziato Francesco Maurolico, tra il 1551 e il 1553. Presenta una struttura piramidale con in alto Orione, mitico fondatore della città, con il cane Sirio. Sotto di esso, quattro puttini cavalcano delfini dalle cui bocche esce acqua che si riversa nella tazza sottostante. La prima tazza è sostenuta da un bellissimo gruppo di Naiadi, mentre la seconda è retta da uno splendido gruppo di Tritoni. La grande vasca dodecagonale è sormontata da quattro statue raffiguranti: Il Nilo, il Tevere, L’Ebro e il Camaro, il fiume che alimentava l’acquedotto civico. Otto mostri acquatici in pietra lavica adornano la vasca, mentre al Maurolico appartengono i distici latini incisi sopra i bassorilievi tratti dalle Metamorfosi di Ovidio.