Prende il nome dall’antica fortezza, detta anche di Matagrifone, che un tempo dominava la città dall’altura oggi occupata dal Sacrario di Cristo Re. Le torri del castello, di cui rimane oggi soltanto quella ottagonale sormontata dal campanone, ospitarono il soggiorno di Riccardo Cuor di Leone (1191), in attesa di partire alla volta di Gerusalemme. Nel 1284 il castello fu la prigione del figlio di Carlo I d’Angiò, Carlo Lo Zoppo.
Prende il nome dall’antica fortezza, detta anche di Matagrifone, che un tempo dominava la città dall’altura oggi occupata dal Sacrario di Cristo Re. Le torri del castello, di cui rimane oggi soltanto quella ottagonale sormontata dal campanone, ospitarono il soggiorno di Riccardo Cuor di Leone (1191), in attesa di partire alla volta di Gerusalemme. Nel 1284 il castello fu la prigione del figlio di Carlo I d’Angiò, Carlo Lo Zoppo.
Dall’antica fortezza, detta anche di Matagrifone, che un tempo dominava la città dall’altura oggi occupata dal Sacrario di Cristo Re. Le torri del castello, di cui rimane oggi soltanto quella ottagonale sormontata dal campanone, ospitarono il soggiorno di Riccardo Cuor di Leone (1191), in attesa di partire alla volta di Gerusalemme. Nel 1284 il castello fu la prigione del figlio di Carlo I d’Angiò, Carlo Lo Zoppo.