Luigi Ghersi

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Biografia: 
Nasce a Messina nel 1932. Dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Firenze (1955), la laurea in legge a Palermo e l’insegnamento del disegno nelle scuole statali di Messina, il pittore si dedica pure al giornalismo,  come seguita a fare, del resto, anche dopo il trasferimento a nella capitale (1960), sebbene contemporaneamente segua i corsi liberi dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Per una quindicina d’anni si divide tra il versante giornalistico, sarà il direttore di alcuni settimanali, e quello artistico, fino alla scelta definitiva di dedicarsi completamente alla pittura. Quando espone alla Galleria Due mondi di Roma (1974) è quasi intimorito dallo straordinario successo di pubblico e critica: riflette sulla direzione stilistica intrapresa, è percorso da dubbi, riesamina le proprie opere in rapporto agli esempi dei grandi maestri del passato, ripercorre la tradizione antica, rinascimentale, barocca. Trova quindi una poetica personale, sviluppata sia in campo pittorico che scultoreo, nonché nei disegni tutti d’alto livello qualitativo, che denotano, alla pari di taluni dipinti, un forte legame con la terra d’origine. Tra le molteplici e importanti commissioni degli anni scorsi, vanno ricordate le vaste pitture murali nell’Atrio dell’Aula Magna della nuova Facoltà di Scienze dell’Università di Messina (1986-1988/’89) e per la Sala Consiliare del Comune di Piana degli Albanesi. Nel 1991 Ghersi termina la Centauromachia, grande bassorilievo in bronzo di potenza michelangiolesca (fuso nel 1992) realizzato a partire dal 1990 per il nuovo Ospedale di Messina. Nel 1993 termina L’Agorà, per la nuova Aerostazione di Palermo: un complesso di sculture di vario formato poste su di una piattaforma di pietra lavica e ambientate in un fondale costituito da un vasto sfondo pittorico.
Tra il 1995 e il 1996 attende alla ristrutturazione e alle pitture murali della Cappella dell’Ospedale di Patti (Messina). Ghersi svolge la sua attività tra la Sicilia e la capitale, il suo studio di Itala (Messina) e l’altro, romano, in Via Cavour. È oggetto di numerose recensioni, saggi e altri scritti che a fondo ne hanno vagliato i vari aspetti e ordinato l’interessante catalogo anche in occasione di mostre antologiche (si cita “Ghersi opere dal 1958 al 1998”, Teatro Vittorio Emanuele, Messina, 1998), le quali, raccogliendo le opere giovanili accanto alle più mature, permettono un’analisi organica del linguaggio dell’artista e ne evidenziano il costante sviluppo. Tra le principali opere recenti va menzionata la scultura Pegaso, in bronzo, esposta nel giugno 2003 nel cortile di Sant’Ivo alla Sapienza in Roma, per l’Università di Reggio Calabria. Nel novembre del 2007, un suo bassorilievo bronzeo realizzato per le vittime del terrorismo viene inaugurato al complesso delle ciminiere di Catania.
 
 
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