Realizzato in formato "low cost" dalla Essegi Cine Production, il lungometraggio Annamaura è diretto dal regista messinese Salvo Grasso e interpretato da un cast interamente siciliano. Al centro della trama, una storia di mafia, raccontata da una prospettiva inedita con l’obiettivo di opporre un deciso “no” alla paura, senza dimenticare un messaggio di speranza e riscatto. Le scene, accompagnate dalla colonna sonora originale di Gianluca Rando, sono girate a Messina e nella sua provincia. Con oltre due anni di riprese e centinaia fra attori e comparse, il film nasce anche per la precisa volontà di valorizzare i talenti emergenti o già affermati del nuovo cinema siciliano.
Realizzato in formato "low cost" dalla Essegi Cine Production, il lungometraggio Annamaura è diretto dal regista messinese Salvo Grasso e interpretato da un cast interamente siciliano. Al centro della trama, una storia di mafia, raccontata con l’obiettivo di opporre un deciso “no” alla paura, senza dimenticare un messaggio di speranza e di riscatto. La protagonista, Annamaura (Rosy Siracusa), è una giovane donna, figlia di un giudice antimafia, che dopo aver assistito all’uccisione di entrambi i genitori viene reclusa in manicomio, perché non possa testimoniare contro i responsabili del terribile assassinio. Animata da una bruciante volontà di vendetta, Annamaura escogita un piano per infiltrarsi nella casa del killer (Alberto Molonia), ormai anziano, che la risparmiò nell’agguato, spacciandosi per badante. Tuttavia, il soggetto di Annamaura nasce per sovvertire le regole classiche del genere, offrendo una chiave inedita, e persino parodica, nella lettura del fenomeno mafioso. Con oltre due anni di riprese e centinaia fra attori e comparse, il film è animato anche dalla precisa volontà di valorizzare i talenti emergenti, o già affermati, del nuovo cinema siciliano, esaltando al contempo il paesaggio tirrenico della provincia messinese. Per questa ragione, alle riprese hanno contribuito moltissimi attori non professionisti, che, svestendo per un giorno i panni abituali di giornalisti, medici, avvocati, carabinieri, hanno dato il loro contributo alla pellicola. Le scene sono state girate tra Milazzo, Rometta, Saponara, Spadafora, Venetico, Torregrotta, Condrò, Valdina, Roccavaldina. Ad impreziosire il cast, la partecipazione dell’attore Giovanni Boncoddo e del regista Christian Bisceglia, accanto a volti noti del piccolo schermo come Francesco Benigno, Mario Donatone, Turi Giuffrida, Alfredo Li Bassi, Mario Opinato. Soggetto e sceneggiatura sono dello stesso Grasso e di Alba Caliò, la fotografia di Antonino Saija, i costumi di Arcangela Ajello, la colonna sonora originale di Gianluca Rando.
Realizzato in formato dalla Essegi Cine Production, il lungometraggio Annamaura è diretto dal regista messinese Salvo Grasso e interpretato da un cast interamente siciliano. Al centro della trama, una storia di mafia, raccontata con l’obiettivo di opporre un deciso “no” alla paura, senza dimenticare un messaggio di speranza e di riscatto. La protagonista, Annamaura (Rosy Siracusa), è una giovane donna, figlia di un giudice antimafia, che dopo aver assistito all’uccisione di entrambi i genitori viene reclusa in manicomio, perché non possa testimoniare contro i responsabili del terribile assassinio. Animata da una bruciante volontà di vendetta, Annamaura escogita un piano per infiltrarsi nella casa del killer (Alberto Molonia), ormai anziano, che la risparmiò nell’agguato, spacciandosi per badante. Ma si scoprirà ben presto il valore simbolico del personaggio centrale, destinato a funzionare come detonatore all’interno degli affari della cosca malavitosa, svelata nelle sue componenti grottesche. Il soggetto di Annamaura nasce, nelle intenzioni del regista, proprio per sovvertire le regole classiche del genere, offrendo una chiave inedita, e persino parodica, nella lettura del fenomeno mafioso. Con oltre due anni di riprese e centinaia fra attori e comparse, il film è animato anche dalla precisa volontà di valorizzare i talenti emergenti, o già affermati, del nuovo cinema siciliano, esaltando al contempo il paesaggio tirrenico della provincia messinese. Per questa ragione, alle riprese hanno contribuito moltissimi attori non professionisti, che, svestendo per un giorno i panni abituali di giornalisti, medici, avvocati, carabinieri, hanno dato il loro contributo alla pellicola. Il carattere autoprodotto e autogestito di questa operazione cinematografica, accolta con entusiasmo nei luoghi trasformati in set – le scene sono state girate tra Milazzo, Rometta, Saponara, Spadafora, Venetico, Torregrotta, Condrò, Valdina, Roccavaldina –, la inserisce a pieno titolo nel capitolo dei film indipendenti, creando un cortocircuito produttivo tra passione civile e senso di appartenenza territoriale. Ad impreziosire il cast, la partecipazione dell’attore Giovanni Boncoddo e del regista Christian Bisceglia, accanto a volti noti del piccolo e grande schermo come Francesco Benigno (Palermo Milano solo andata, Don Matteo), Mario Donatone (Il padrino, Distretto di polizia), Turi Giuffrida (La Matassa, Nuovo Cinema Paradiso), Alfredo Li Bassi (Mary per sempre, Il commissario Montalbano), Mario Opinato (R.I.S.). Tra le nuove promesse, gli attori Paolo Inglese, Michele Ainis, Tindaro Ragusi, passando per le interpretazioni di “outsider” come Giuseppe Lucchese, Mauro Serio, Franco Cicero, Patrizia Ferraro, Carlo Kaneba, Mimmo Minutoli, Marzia Imbesi, Cinzia Scaglione, Nico Zancle. Soggetto e sceneggiatura sono dello stesso Grasso e di Alba Caliò, la fotografia di Antonino Saija, i costumi di Arcangela Ajello, la colonna sonora originale di Gianluca Rando.