Evocato, attraverso un video dal sapore antropologico, nella piéce L'Assunzione di Laura Giacobbe (2014), il Ferragosto messinese rappresenta, per la città, uno degli eventi simbolicamente più rilevanti nell'immaginario popolare, e non solo per i suoi aspetti religiosi. Al centro della festa, celebrata in onore dell'Assunzione in cielo della Santa Vergine, c'è un complesso apparato scenografico dominato dalla "Vara", grande e spettacolare carro votivo dedicato alla Madonna Assunta, portato in processione per le vie cittadine il 15 agosto di ogni anno da quasi duemila fedeli, vestiti di bianco e a piedi scalzi. La Vara, costruita per la prima volta nel 1535, in onore dell'imperatore Carlo V, in quell'anno in visita a Messina, è alta circa 13 metri e mezzo, poggia su grandi scivoli metallici e presenta numerose figurazioni in materiali diversi di angeli, le due grandi sfere rotanti del Sole e della Luna e, in cima, la statua del Cristo che, con una mano, sorregge Maria, in atto di condurla all'Empireo; i fedeli la trascinano tirando le lunghe gomene (corde di 230 metri ciascuna, dello spessore di 5 centimetri) che sono attaccate alla base lungo il selciato precedentemente bagnato del corso Garibaldi, da piazza Castronovo a via I settembre e poi da via I settembre, arteria storica della città, fino a Piazza Duomo, dove la processione si conclude a sera. Come rilevano tutte le fonti documentali, la festa della Madonna Assunta a Messina rappresenta il momento di massima espressione religiosa e identitaria da parte del popolo
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La Vara di Messina
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Data e Luogo:
Messina, Ferragosto