Il villino De Natale fu realizzato su progetto dell’ingegnere Guido Viola, uno dei progettisti che avevano vinto il concorso della Palazzata nel 1927. Il linguaggio utilizzato dall’ingegnere Viola è informato alle suggestioni liberty, anche se si tratta di un momento di passaggio nel quale gli influssi del liberty stavano per lasciare il passo al razionalismo monumentale che caratterizza l’architettura cittadina degli anni successivi.
Il villino De Natale fu realizzato su progetto dell’ingegnere Guido Viola, uno dei progettisti che avevano vinto il concorso della Palazzata nel 1927. Il linguaggio utilizzato dall’ingegnere Viola è informato alle suggestioni liberty, anche se si tratta di un momento di passaggio nel quale gli influssi del liberty stavano per lasciare il passo al razionalismo monumentale che caratterizza l’architettura cittadina degli anni successivi. Il giardino che lo circonda, nella città di Messina, costituisce un’autentica rarità nel tessuto urbano che, in qualche modo, ha contribuito a conservarne la fisionomia del progetto originario anche se, in atto, l’edificio necessiterebbe di alcuni interventi di conservazione delle superfici. In questo caso le superfici originarie non sono state modificate che in minima parte e risultano caratterizzate dall’impiego di graniglie e polvere di marmo che conferiscono all’edificio l’aspetto tipico dell’architettura cittadina della ricostruzione imperniata sull’utilizzo di pietra artificiale che contribuisce a qualificare da un punto di vista formale tutto il lato nord dell’isolato.
L’isolato 415 del Piano Regolatore della città di Messina consta di un edificio con destinazione d’uso residenziale, il cosiddetto “villino De Natale”, che insiste sul III comparto dell’isolato e che risulta immerso in un piccolo giardino d’ambito che lo circonda su tre lati. Originariamente l’isolato si presentava molto meglio bilanciato rispetto a come è possibile vederlo oggi. Infatti, nel comparto limitrofo insisteva un fabbricato in stile neomedievale, oggi demolito per fare spazio ad un palazzo a sei elevazioni che travisa l’originaria idea che soprintendeva alla realizzazione dell’architettura cittadina. Il comparto a monte risulta occupato dalla chiesa di S. Giuliano le cui cupole, nell’idea dell’ingegnere Borzì che redasse il piano regolatore della città di Messina a seguito del disastroso terremoto del 1908, avrebbero dovuto sovrastare i fabbricati limitrofi emergendo e risultando visibili dalle navi che entravano nel porto della città, costituendone un rimando visivo di significativo impatto visivo. Il villino De Natale fu realizzato su progetto dell’ingegnere Guido Viola, uno dei progettisti che avevano vinto il concorso della Palazzata nel 1927. Il linguaggio utilizzato dall’ingegnere Viola è informato alle suggestioni liberty, anche se si tratta di un momento di passaggio nel quale gli influssi del liberty stavano per lasciare il passo al razionalismo monumentale che caratterizza l’architettura cittadina degli anni successivi. Il giardino che lo circonda, nella città di Messina, costituisce un’autentica rarità nel tessuto urbano che, in qualche modo, ha contribuito a conservarne la fisionomia del progetto originario anche se, in atto, l’edificio necessiterebbe di alcuni interventi di conservazione delle superfici. In questo caso le superfici originarie non sono state modificate che in minima parte e risultano caratterizzate dall’impiego di graniglie e polvere di marmo che conferiscono all’edificio l’aspetto tipico dell’architettura cittadina della ricostruzione imperniata sull’utilizzo di pietra artificiale che contribuisce a qualificare, da un punto di vista formale, tutto il lato nord dell’isolato.