L’isolato 224 del PR di Messina è interamente occupato dal royal palace hotel e fu realizzato su progetto dell’architetto Nino Pantano. Nel 1971 fu effettuato uno scavo nell’area nel quale emersero almeno due differenti strati di abitazioni realizzate secondo uno schema ortogonale che potrebbero indicare, come suggerito da Barnabò Brea, che la città sorgesse su lotti ortogonali.
L’isolato 224 del PR di Messina è interamente occupato dal royal palace hotel e fu realizzato su progetto dell’architetto Nino Pantano. Nel 1971 fu effettuato uno scavo nell’area nel quale emersero almeno due differenti strati di abitazioni realizzate secondo uno schema ortogonale che potrebbero indicare, come suggerito da Barnabò Brea, che la città sorgesse su lotti ortogonali. L’edificio fu sin dall’inizio realizzato per ospitare un albergo con sei livelli fuori terra e manifesta, subito dall’osservazione delle sue caratteristiche più evidenti, l’epoca della sua costruzione. Infatti le superfici sono caratterizzate da un mosaico di minuscole tesserine che ricoprono tutte le superfici del fabbricato, fatta eccezione per i primi due piani che sono invece ricoperti da lastre in marmo che impiega ampie superfici a vetro.
L’isolato 224 del PR di Messina è interamente occupato dal Royal Palace Hotel e fu realizzato su progetto dell’architetto Nino Pantano. Nel 1971 fu effettuato uno scavo nell’area nel quale emersero almeno due differenti strati di abitazioni realizzate secondo uno schema ortogonale che potrebbero indicare, come suggerito da Bernabò Brea, che la città sorgesse su lotti ortogonali. L’edificio fu sin dall’inizio realizzato per ospitare un albergo con sei livelli fuori terra e manifesta, subito dall’osservazione delle sue caratteristiche più evidenti, l’epoca della sua costruzione. Infatti le superfici sono caratterizzate da un mosaico di minuscole tesserine che ricoprono tutte le superfici del fabbricato, fatta eccezione per i primi due piani che sono invece ricoperti da lastre in marmo che impiega ampie superfici a vetro. La dimensione delle tesserine fa si che sia possibile apprezzare la texture solo da una limitata distanza all’aumentare della quale si sposta l’attenzione del dialogo tra edificio e riguardante sulla scansione dei prospetti che individuano l’attacco a terra del fabbricato per l’aggetto delle facciate dell’edificio, a partire dal secondo livello. Le facciate sono ulteriormente scandite in senso verticale dai setti aggettanti che sostengono la struttura creando una gerarchia che si ripete su tutti e quattro i prospetti. La posizione dei pannelli dei balconi dei piani terzo e quinto intersecano le linee verticali della struttura suddividendo la superficie delle facciate del fabbricato in porzioni quadrangolari e creando un ordine in tutto l’edificio.