Vittorio Mariani

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Vittorio Mariani nasce a Siena nel 1859 in una famiglia modesta, ma riesce a studiare grazie all'alunnato Mancini, vinto nel 1873 e successivamente, grazie all'alunnato Biringucci, prosegue i suoi studi presso il Regio Istituto di Belle Arti della città di Roma dove si specializza nel corso di Architettura sotto la guida di Giuseppe Partini. La sua attività professionale è caratterizzata dalla partecipazione a numerosi concorsi nazionali ed internazionali: 1883 - monumento a Vittorio Emanuele a Roma, 1885 - Concorso Gori-Ferroni, Officina Raddi a Roma, 1890 - Arredamento dell'Ambasciata italiana a Madrid. Nel 1894 si stabilisce nuovamente a Siena, dove prosegue la sua attività professionale con progetti per edifici pubblici e privati ma anche interventi a scala urbana come la piazza Umberto I. Nei primi anni del XX secolo, la sua attività professionale prosegue a Siena attraverso veri interventi sia di edilizia pubblica (fabbricato viaggiatori della Stazione ferroviaria, manicomio di S. Nicolò, Camera di Commercio, Sede del Monte dei Paschi, palazzo delle Poste) che residenziale (Palazzina Chiusarelli, Palazzo Franci, Villino Anatrini). La sua personalità caratterizza lo sviluppo della città di Siena sia per la sua attività all'interno della Commissione consultiva per la conservazione dei monumenti senesi di cui fa parte dal 1895, sia per la sua attività politica di assessore ai lavori pubblici nei primi anni del XX secolo, nonostante le polemiche scatenate dalle opposizioni che intravedono un conflitto di interessi tra la sua attività di politico e quella di progettista. Sembra tuttavia più corretto interpretare la sua azione come una forte volontà di incidere positivamente sulla realtà urbana, confidando nella sua preparazione di tecnico. La sua collaborazione con Giuseppe Patini si esplica anche attraverso interventi di urbanistica che sottendono alla creazione di un sistema di giardini urbani che però non riesce a diventare quel parco urbano che è nell'intenzione dei progettisti. Successivamente si trova a lavorare anche a Grosseto dove progetta diversi edifici (sede del Monte dei Paschi, Grand Hotel Bastiani). Nel 1908 vince il concorso per il Palazzo del Governo di Grosseto la cui soluzione, che impiega una facciata curvilinea, costituisce probabilmente l'antefatto che caratterizza anche la realizzazione del palazzo delle Poste di Messina avvenuta tra il 1912 e il 1919. In questo caso Mariani utilizza un linguaggio neoclassico organizzando la facciata curva su cui è localizzato l’ingresso principale dell’edificio sulla circolare Piazza Antonello che costituisce il centro direzionale della città. Le due strade che si incontrano determinano la posizione, al centro dell’asse dei servizi che riflette, per grandi linee, la quadripartizione della città documentata nel 1835 che la vedeva divisa in quattro quartieri. Vittorio Mariani muore nel 1946 a Siena.

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