Eventi

Inaugurazione della Mostra del disegno artistico "Immagini della tua città"
Monday, May 4, 2015 - 11:00 to Sunday, May 24, 2015 - 19:30
Verde, Giallo e Blu
“Viviamo in una realtà la cui struttura è definita dalle invenzioni dei mass-media: le immagini stampate ed elettroniche sono mattoni della nostra evoluzione culturale” . Con queste parole dell’artista  amaricano Aldo Tambellini, Sylvia Martin  introduce il suo saggio sulla video arte. Pur essendo molto recente, lo scritto non riesce a tenere il passo con l’evoluzione tecnologica dell’ultimo lustro, ed è necessario un piccolo aggiornamento.  Nel XXI secolo le immagini non sono una produzione esclusiva dai mass media, noi stessi, attraverso smartphone e cellulari, siamo diventati creatori e fruitori d’immagini. Anche se in misura minore, questo accadeva anche prima dei telefoni che scattano foto. La fotografia, per l’appunto, scalzando i pittori, diede a tutti l’opportunità di produrre immagini, a patto di possedere determinati strumenti, e di essere consapevoli di determinate tecniche.  Oggi anche queste piccole limitazioni sono cadute, e un bambino, già dalle scuole elementari, produce e fruisce una quantità straordinaria d’immagini. Per alcuni studiosi, come il politologo Giovanni Sartori , il sopravanzare delle immagini ha degli effetti tragici sul senso critico, sulla capacità cognitiva e interpretativa di giovani e meno giovani. Sartori è uno degli ultimi “iconofobi” del Novecento, il suo Homo videns si pone sulla scia delle riflessioni di Sontag sulla fotografia e di Baudrillard sulla “sparizione della realtà”, vale a dire nella tradizione critica che per tutto il secolo scorso ha avvertito il mutamento genetico della nostra cultura, individuando nelle immagini il pericolo di una deriva gnoseologica nefasta per tutta la razza umana. La paura del potere delle immagini è vecchia come l’uomo, due su tre delle religioni monoteiste sono aniconiche, tuttavia, la fame d’immagini, di colori, di forme è così grande nell’uomo che le città stesse stanno diventando il supporto per le opere d’arte di writer e street artist determinati a mettere all’angolo lo squallido grigiore delle metropoli. Si tratta di vere operazioni di riqualificazione urbana che a Roma, Torino e Bologna hanno già dato esiti straordinari. Le amministrazioni sono state capaci di ascoltare quelle istanze di rinnovamento estetico e sociale che i cinquanta disegni di Immagini della tua città rappresentano benissimo.  Queste piccole opere testimoniano che le immagini, se adeguatamente inserite in un contesto educativo solido e costruttivo, possono essere il territorio di riflessioni straordinarie, e che il loro potere di criticare la realtà e descrivere soluzioni diverse è ben solido e presente nelle nuove generazioni. Verde, giallo e blu sono i colori con cui questi disegni raccontano una Messina verde che non esiste, una Messina in grado di valorizzare la Vara e i Giganti con una biglietteria, una Messina blu in cui nel mare le navi da crociera sono accolte come l’ammiraglia di don Giovanni d’Austria dopo la Battaglia di Lepanto, una Messina in giallo dove il terrificante degrado della città è riabilitato da un sole sano e splendente.  Molti dei disegni in mostra, non solo sono in grado di suggestionare con utopiche e freschissime intuizioni, ma hanno anche un valore artistico. intrinseco: manifestano una quantità di lavoro e un’attenzione sempre alta, niente affatto pigra. Ci sono anche delle vere e proprie prove d’artista, come la bella veduta di San Giuliano di Demuni Tejan, il paesaggio marino di Salvo Giorgia, curiosamente affine alla pittura di Togo, e quello vivace e avvolgente di Alessia Ciraolo.  La forza dei colori, l’originalità delle forme, e l’acume critico di questi disegni fanno bene sperare sul futuro della coscienza civica di Messina. Perché l’oggetto della mostra, il suo fine ultimo, è qui, come in tutte le prove dell’arte, quello di trovare una strada per salvare l’uomo dalla ignoranza e dal male che egli genera contro se stesso. 
A cura di Mosè Previti
 
 
Nella Città dell'Orca
Thursday, April 16, 2015 - 16:00 to Thursday, April 23, 2015 - 23:00
Dal progetto “Le Scalinate dell’arte”  prenderà il via, nella prossima settimana, una serie di eventi dedicati al 40° anno dalla pubblicazione dell’opera di Stefano D’Arrigo “Horcynus Horca”. Il progetto delle Scalinate dell’arte, mira a realizzare, in città, una serie di eventi culturali e laboratori  artistici,  con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere l’arte contemporanea declinata in tutte le differenti rappresentazioni. A partire dal 16 aprile e fino al 5 maggio saranno tenuti, da Claudio Collovà e Monia Alfieri,  due laboratori teatrali dal titolo “Aspettando l’Orca”. Saranno coinvolti, presso il Teatro Vittorio Emanuele giovani attori messinesi e presso la scuola Vann’Antò saranno coinvolti alcuni  alunni delle quarte e quinte classi. 
Il 23 aprile alle ore 10:13 presso il Dipartimento di Scienze Cognitive della Formazione  e degli Studi Culturali, si terrà il Seminario di studi sull’opera di Stefano D’Arrigo. Relatori: Andrea Cedola, Fernando gioviale, Siriana Sgavicchia, Dario Tomasello, Marco Trainito, Monia Alfieri e Claudio Collovà.
Alle ore 11:13 nelle scuole di Messina: Maurolico, Seguenza, Ainis, Basile, La Farina, Antonello e nella Scuola Vittorio Emanuele di Patti e Caminiti di Giardini Naxos, partirà la maratona di lettura dell’opera.
Alle ore 16:00 fino alle 18:00  presso il Parco Horcynus si terrà un convegno dal titolo “Dentro, più dentro dove il mare è mare”.
A conclusione della giornata, dalle ore 19:00 fino alle 23:00 presso Forte San Salvatore Zona Falcata (Marina Militare) a cura di actorgym, n. e nuova compagnia dei giovani, e del teatro dei naviganti si darà il via ad alcune letture dell’opera “Horcynus Horca”, seguirà una video intervista a cura di Sergio Palumbo ed interventi musicali di Luciano Troia e Giancarlo Mazzù.
 Questo e altri eventi sono in fase di realizzazione in città. Dalle “Scalinate dell’Arte” è partita una maratona artistica trasversale alle diverse discipline. Laboratori di Pittura e scrittura creativa, disegno artistico, scenografia, architettura, fotografia, ed altro ancora, sono  in fase di realizzazione. Soggetti coinvolti: Liceo Artistico Basile – La Farina,  Accademia di Belle Arti Mediterranea, Istituto Scolastico Padre Annibale Maria di Francia, Compagnia Kai Zen, Gli Istituti Comprensivi Pascoli-Crispi, Boer-Verona Trento, Mazzini-Buon Pastore-Cristo Re, Villa Lina-Ritiro. 
 
Laboratorio del fumetto Senior "Dall'Idea al fumetto"
Friday, March 27, 2015 - 09:30 to Saturday, June 6, 2015 - 13:00
I  seminari,  rivolti agli studenti universitari, saranno tenuti da professionisti che operano nel settore a livello nazionale ed internazionale con l’intento di fornire nozioni relative al mondo del fumetto e dell’illustrazione.
L’intero ciclo prevede 7 incontri che avranno luogo nell’aula magna del Liceo Artistico “Ernesto Basile”,  via Oratorio della Pace, Messina. La programmazione avverrà nella previsione della disponibilità sia logistica, (fino ad esaurimento posti disponibili). 
l seminari  dal titolo " Dall'idea al fumetto " hanno l'obiettivo di spiegare le fasi principali della creazione di una storia a fumetti, partendo dall'origine e dal criterio di  scelta dell'idea e il suo successivo sviluppo. Verranno affrontati punti quali la Documentazione, il Soggetto, la Sceneggiatura, lo Storyboard e la stesura della Tavola e la sua struttura, illustrando ogni punto anche con l'utilizzo di slides che renderanno più chiari gli argomenti trattati. Verranno anche presentate le varie tipologie di fumetti nel mondo e le differenze tra i vari mercati, sia dal punto di vista tecnico che culturale .evidenziando il valore che le storie raccontate tramite il media fumetto, riescono a veicolare, affrontando tematiche sociali piuttosto che d'intrattenimento.
 I  seminari non avranno, dunque,  un aspetto squisitamente tecnico,ed è rivolto ad un pubblico vario poiché non sono necessarie particolari conoscenze pregresse e non risulta complicato anche a chi non ha alcuna esperienza in merito. 
L'età prevista è dai 14 anni in sù ed avrà una durata di 3 ore circa, più un'eventuale dibattito rispetto gli argomenti trattati.
 
Laboratorio del fumetto "Immagini della tua città"
Tuesday, March 17, 2015 - 15:00 to Thursday, March 26, 2015 - 18:00
OBIETTIVI :
 La finalità del corso, è quella di presentare agli studenti  il fumetto come strumento didattico e artistico, ed attraverso la funzione narrativa di questo potente medium raggiungere lo scopo didattico ed educativo. Il fumetto offre la possibilità di veicolare concetti difficilmente comprensibili ai più piccoli, in maniera relativamente semplice ed universale, grazie ai disegni ed il codice dei ballon. 
Essendo la primaria funzione del fumetto il " racconto ", sarà possibile interpretare una storia scelta e sceneggiata precedentemente, ed in tema con la manifestazione. Gli studenti avranno inoltre la possibilità di confrontarsi con un professionista del settore, ed apprendere le tecniche basilari ed i codici del fumetto, potendo così successivamente sperimentarle in classe con i proprio docenti o a casa con i genitori, offrendo la possibilità di conservare e maturare quanto imparato.
Il fumetto grazie alle sue uniche caratteristiche che fondono l'approccio artistico e creativo, con la narrazione e la sceneggiatura, rappresenta dunque un'enorme risorsa per la didattica e per avvicinare i ragazzi alla lettura. Infine un laboratorio sul fumetto consente la collaborazione e il confronto del gruppo di lavoro, sottolineando anche la funzione sociale ed educativa, fondamentale in studenti molto giovani.
STRUTTURA DEL CORSO:
Durante le ore a disposizione, verranno presentate delle schede sul fumetto con la spiegazione della struttura di una pagina o " tavola " e di tutte le parti che la compongono. 
La storia da illustrare sarà sceneggiata precedentemente al laboratorio, scelta in base alla tematica proposta dalla manifestazione. 
La prima parte delle pratica sarà quella di capire come disegnare un personaggio e muoverlo nello spazio. Successivamente verrà realizzata la tavola con vignette, baloon ed eventuale colorazione delle pagine.
Le pagine previste per la realizzazione saranno due, che se non dovessero essere finite gli allievi potranno completare in classe o casa propria. 
Progettazione a cura di Rita Malta.
Workshop di Scrittura Creativa a cura dell'ensemble Kai Zen - Guglielmo Pispisa, Jadel Andreetto, Aldo Soliani
Thursday, February 26, 2015 - 10:00 to Sunday, March 1, 2015 - 16:00
Il workshop avrà inizio con una prima fase di introduzione teorica, finalizzata a fornire ai partecipanti le basi di una, sia pur elementare, scrittura narrativa. Andranno focalizzati:
- l’importanza di potere e sapere utilizzare le narrazioni al fine di riappropriarci delle nostre radici, dei luoghi che abitiamo, della vita che conduciamo, perché raccontare significa dare la nostra versione del mondo e indurre gli altri a condividerla. La statica e sincronica visione descrittiva di una situazione può diventare protagonista influente di un dibattito collettivo se riusciamo a inserirla in un processo narrativo.
- l’importanza del saper raccontare e coinvolgere attraverso la chiarezza nella esposizione dei dati (le cosiddette cinque W di matrice giornalistica: Who, What, When, Where, Why).
- una definizione standard di narrativa intesa come l’esposizione di eventi e azioni connesse logicamente e inquadrate in una dimensione temporale; e le differenze di questa con enunciati non narrativi, quali quelli semplicemente descrittivi e quelli argomentativi. 
- l’approfondimento delle questioni relative a “Voce” e “Punto di vista”, ossia chi parla e chi vede nella narrazione, con cenni alle classificazioni di matrice strutturalista relative a: - Autore reale – Autore implicito – Narratore – Narratario – Lettore implicito – Lettore reale; nonché ai vari tipi di narratore: - Narratore onnisciente (focalizzazione zero), Narratore Interno fisso, variabile e multiplo, Narratore Esterno.
- le tecniche di rappresentazione del personaggio, i mezzi espressivi a esso connessi, ovvero il soliloquio, il monologo interiore, il flusso di coscienza, il discorso indiretto e indiretto libero e il dialogo. 
- la materiale costruzione del personaggio attraverso le sue stesse azioni e motivazioni, la ricerca dell’oggetto di valore, le sue modalità: voler fare, poter fare, saper fare, le isotopie: essere, fare, vedere, parlare. 
- l’importanza che il personaggio venga definito dalle sue azioni e non dalle affermazioni del narratore (showing vs. telling), da schematizzare con una serie di suggerimenti pratici, trucchi e domande concrete cui rispondere durante il processo creativo: 
- Cosa vuole il personaggio, cosa è disposto a mettere in gioco per averlo?
- Coerenza interiore.
- Fare una carta d’identità del personaggio 
- Dare risalto alle caratteristiche del personaggio attraverso le dinamiche di relazione e opposizione con gli altri personaggi
- Strutturazione delle storie in tre atti: il viaggio dell'Eroe.
 
Nella seconda fase del workshop si procederà a costruire insieme ai partecipanti una serie di testi che potrebbe trarre linfa e ispirazione anche a partire dai materiali d'archivio (testimonianze, cronache, interviste ecc.) derivanti dal lavoro di ricerca del team già all'opera per “Le Scalinate dell'Arte” (subordinatamente alla disponibilità di quest'ultimo), con il quale sarebbe auspicabile potere lavorare in sinergia. Sarebbe così possibile creare collettivamente una narrazione originale ma allo stesso tempo fortemente radicata sul territorio, sia a livello storico che sociale (si pensi, ad esempio, a una narrazione che scaturisca da testimonianze sul terremoto del 1908). In tal modo l'esercizio del raccontare una storia si trasformerà nell'esperienza di raccontare e vivere una nostra storia, che sia portatrice dei valori e delle istanze di un quartiere, di una realtà sociale, di un'intera città e della sua tradizione e memoria, e che possa così essere vissuta allo stesso tempo come personale, intima, nella quale chiunque, e soprattutto un abitante del luogo, possa riconoscersi.
Se fosse possibile reperire e avere a disposizione anche materiale fotografico o filmico (manteniamo come esempio d'elezione il terremoto), il risultato del workshop potrebbe orientarsi a produrre dei testi di commento narrativo – a metà fra docufiction e pura invenzione letteraria – in modo da porre le basi per una rappresentazione audio-video da ambientare proprio sulle scalinate, proiettando le immagini sulle stesse scalinate o sugli edifici circostanti e sottolineandole con i testi prodotti nel workshop.
 

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