Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Le Quattro Fontane, cui in sito sopravvivono solo due esemplari, erano addossate ai quattro angoli dell' incrocio di Via Austria, oggi via I settembre, e via Cardines. Furono ideate dall'architetto romano Giacomo Calcagni, ma la loro realizzazione coinvolse artisti diversi in un lungo lasso di tempo. La prima fontana fu realizzata nel 1666 dallo scultore toscano Innocenzo Mangani, una seconda fu realizzata nel 1714 da Ignazio Buceti, mentre le altre due furono scolpite nel 1742 da due artefici anonimi. Le fontane erano identiche, tranne per quella scolpita dal Buceti, che era sormontata dallo stemma dei Savoia, all'epoca reggenti nell' Isola. Le fontane non erano più attive già prima del terremoto del 1908, dopo il quale due di esse furono ricollocate nella spianata del Museo Regionale.

Commissionato dal Municipio di Messina nel 1868 allo scultore Gregorio Zappalà (Siracusa 1833 – Messina 1908), e da questi terminato nel 1871, si compone di un alto basamento con iscrizione su cui si erge l’urna sormontata dal busto del patriota messinese. Dinnanzi al sarcofago la statua allegorica dell’Italia, in piedi, offre al monumento un ramo di quercia, simbolo di fortezza d’animo.

Anche l’edificio destinato a sede degli uffici dell’INFAIL è realizzato a partire dal 1938 contemporaneamente al palazzo Littorio e come questo fu ultimato nel 1940, poco prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale. Il linguaggio che lo caratterizza vede un edificio razionalista in cui l’utilizzo delle lastre di travertino appare caratterizzare la maggiore parte delle superfici verticali, pur garantendo un’alternanza tra specchiature trattate ad intonaco sulle quali si aprono le finestre e le paraste binate che scandiscono i prospetti con differenti soluzioni di dettaglio.

La biblioteca Regionale, il cui nucleo storico è stato fondato da Giacomo Longo nel 1731, possiede un patrimonio bibliografico di più di 400.000 volumi, con 1307 manoscritti, 423 edizioni del XV secolo, 107 pergamene sciolte, e una ricca collezione iconografica di stampe e fotografie. Il primo piano della biblioteca ospita un ciclo di mostre e congressi che raccoglie ogni anno l’interesse del pubblico e degli studiosi.

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