Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Filippo Cianciàfara Tasca di Cutò s’innamorò presto della fotografia.  Il terremoto del 1908 uccise la sua famiglia ma lasciò integra la sua macchina fotografica. A diciassette anni scriveva al cugino Lucio Piccolo dei suoi progressi, incurante di tutto il resto. L’agiata condizione famigliare gli consentì di vivere questa passione senza risparmio di forze intellettuali e materiali. Di fatto, ottimi risultati ottenne in questo campo con svariati riconoscimenti di livello nazionale. 

L’opera realizzata nel 1475, come iscritto dallo stesso pittore nel cartiglio in basso a sinistra, incrocia l’iconografia fiamminga della Crocifissione con le vedute paesaggistiche tipiche di Venezia, città nella quale si trovava Antonello in quell’anno. Tuttavia, il paesaggio descritto da Antonello sembrerebbe proprio quello dello Stretto di Messina visto dalle alture di Camaro con in alto a destra la fortezza medievale di Matagrifone.

Realizzata da Antonio Berti nel 1960, la scultura è abbellita da tre pannelli in bronzo che ricordano l’opera benefica della sovrana a Messina durante le operazioni di soccorso post sisma. Il ricordo della sovrana è vivo in città, sia nella toponomastica di strade e luoghi.

Il Cimitero Monumentale di Messina è tra i maggiori d’Italia, con i suoi 22 ettari è il più grande parco della città. Di fatto, proprio come un luogo di meditazione e preghiera fu pensato da Leone Savoja, l’architetto che nel 1854 vinse il bando della sua progettazione. Inaugurato nel 1872, oggi accoglie un repertorio straordinario di scultura e architettura liberty, eclettica e neoclassica, ed è da considerarsi come la più significativa testimonianza della cultura e dell’identità della comunità messinese degli ultimi cento cinquanta anni.

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