PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Il bastione di S.Vincenzo deve il suo nome ad una chiesa dedicata al santo che sorgeva nelle vicinanze e fu realizzato nel corso della riorganizzazione della cinta fortificata della città voluta da Carlo V ed interrompeva la cortina muraria che dal colle dell'Andria raggiungeva il Forte Real Basso. Il bastione era prossimo alla porta Reale che dava accesso al tracciato viario che scavalcava le colline poste alle spalle della città e che conduceva a Palermo.
Museo Epicentro è una collezione di “mattonelle dipinte” realizzate dai maggiori artisti italiani contemporanei. Il progetto del museo è di Nino Abate, atleta, poi artista e mecenate che dalla fine degli anni ’80, prima con un’associazione e poi con il Museo di Gala ha lavorato a questo ambizioso quanto singolare progetto. La collezione è oggi è un punto di riferimento per l’arte contemporanea siciliana, ma come spesso accade in queste avventure ambiziose e singolari, non è stato sempre così.
Inaugurata nel maggio del 1998, la Galleria ha sede nei locali dell’ex falegnameria della Provincia Regionale di Messina. I cinquecento metri quadri di esposizione raccolgono opere dei maggiori artisti italiani del Novecento: Fontana, Boetti, Bonalumi, Pomodoro, Rotella, Casorati, Mafai, e di alcuni noti artisti internazionali, quali Liberman e Hodgkin. Presente nell’esposizione anche alcuni capolavori degli artisti messinesi: Mazzullo, Migneco, Freiles, Samperi, che ben rappresentano la peculiarità e il vigore del linguaggio artistico locale.
Commissionato ad Antonello da Messina nel 1473 per la chiesa di San Gregorio, il polittico è oggi conservato al Museo Regionale di Messina. Le cinque tavole superstiti, in cattivo stato di conservazione a causa di un improvvido restauro e del catastrofico sisma del 1908 che lo danneggiò gravemente, mostrano i modi dell’Antonello aggiornato alle novità prospettiche del Rinascimento italiano cui l’artista messinese aggiunge la visione lenticolare, di origine fiamminga, che ebbe modo di apprende durante il suo apprendistato napoletano presso il maestro Colantonio.