Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

Il Bastione di S.Stefano fu realizzato a partire dal 1537 per opera di Carlo V e chiudeva la sponda destra del Torrente della Bozzetta difendendo la Porta Bozzetta.. Da questo bastione si dipartiva un tratto di mura, che garantiva l’accesso alla città da ovest e che raggiungeva il Forte dell’Andria posto sull’omonima collina. Il bastione risulta in parte demolito per fare spazio ad edifici di recente costruzione e risulta visibile solo in un tratto lungo l’attuale via del Macello Vecchio.

Copia di quella realizzata in bronzo da Giuseppe Buceti nel 1757, su un modello dello scultore Jean Jacques Caffieri, e con un basamento disegnato da Giuseppe Vanvitelli, la scultura venne distrutta durante i moti del 1848, per poi essere ricostruita dallo scultore messinese Saro Zagari, a Roma, nel 1859. Scampata alla distruzioni seguite all’ingresso di Garibaldi in città (27 maggio 1860), la scultura venne collocata nella sua attuale posizione nel 1973.

Commissionato ad Antonello da Messina nel 1473 per la chiesa di San Gregorio, il polittico è oggi conservato al Museo Regionale di Messina. Le cinque tavole superstiti, in cattivo stato di conservazione a causa di un improvvido restauro e del catastrofico sisma del 1908 che lo danneggiò gravemente, mostrano i modi dell’Antonello aggiornato alle novità prospettiche del Rinascimento italiano cui l’artista messinese aggiunge la visione lenticolare, di origine fiamminga, che ebbe modo di apprende durante il suo apprendistato napoletano presso il maestro Colantonio.

Realizzato nel luglio del 2013, il murales copre una superfice di oltre 18 metri, occupando organicamente lo spazio dell’architettura per creare una straordinaria immagine di singolare potenza. L’artista sceglie il tema del mare per mettere in scena un racconto graffiante e sarcastico intorno ai temi della natura, del progresso e del disagio dell’uomo contemporaneo.

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