Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

La Porta Reale si apriva sulla cortina muraria sulla che congiungeva il Bastione S.Vincenzo al Forte Real Basso, in prossimità dell’attuale Piazza S.Vincenzo: Questa era protetta dal Bastione di S.Vincenzo ed era raggiunta dalla via che permetteva di scavalcare le montagne per raggiungere la via Consolare Pompea che conduceva verso Palermo per la via del mare.

Paolo Galletta è un fotografo amante della musica, per diletto egli stesso suona la tromba, ma da molti anni segue spettacoli teatrali, film, e concerti, jazz in particolare. La sua galleria di personaggi di questo mondo colto e complesso è impressionante. Galletta ha immortalato alcuni mostri sacri del jazz contemporaneo: Wayne Shorter, Antonio Sànchez, Francesco Cafiso, Ravi Coltrane, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti e molti altri. Tutti incontrati sul palco, o fuori da esso, durante manifestazioni tenutesi sul territorio siciliano o nazionale. 

Tre uomini sulla prua di una barca, forse una feluca, seduti, parlano tra loro. Al centro, un uomo con una camicia a quadri è l’unico dei tre a non offrire un qualche suggerimento sulla sua fisionomia, tuttavia è il personaggio più importante perché entrambi sono rivolti verso di lui. Forse l’argomento è il pesce spada, forse è il mare, calmo, che si apre di fronte a loro. Forse quell’uomo al centro è il capitano, un lupo di mare con l’occhio più fino che senza rispondere, parlando poco, sarà il primo a vedere la spada del pesce balenare sotto il pelo dell’acqua.

L’opera realizzata, nella seconda metà degli anni 80, appartiene a quello che Teresa Pugliatti definisce il periodo blu, picassiano, di Mantilla (Pugliatti 2009). Periodo organico soprattutto per la luce lunare dei suoi quadri e la generale atmosfera notturna dei suoi interni, che, di fatto, conserveranno, pur nelle mutazioni tonali e cromatiche, una medesima tensione durante tutta la sua carriera.

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