Le Scalinate dell'Arte
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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

L’isolato 180 è un palazzetto in linea a due elevazioni fuori terra che si conserva da prima del terremoto. Si tratta di un fabbricato con struttura in muratura relativamente al quale, nel corso della seconda guerra mondiale, era stata fatta richiesta di demolizione. Infatti l’edificio sorge a pochi metri da uno dei bastioni delle mura di Carlo V sul quale si apre una galleria utilizzata, nel corso della II guerra mondiale, quale rifugio antiaereo. La richiesta di demolizione contemplava l’ipotesi che se l’edificio fosse crollato avrebbe potuto ostruire con le macerie l’unico ingresso alla galleria.  

Il bastione di S.Vincenzo deve il suo nome ad una chiesa dedicata al santo che sorgeva nelle vicinanze e fu realizzato nel corso della riorganizzazione della cinta fortificata della città voluta da Carlo V ed interrompeva la cortina muraria che dal colle dell'Andria raggiungeva il Forte Real Basso. Il bastione era prossimo alla porta Reale che dava accesso al tracciato viario che scavalcava le colline poste alle spalle della città e che conduceva a Palermo. 

In Viale Principe Umberto, sulla muratura del castello di Roccaguelfonia, posta accanto alla torre ottagonale edificata da Federico, trova posto una nicchia caratterizzata da una mensola lievemente aggettante dal filo della muratura dalla quale si riparte un profilo modanato che individua il perimetro della nicchia.  Tale nicchia è dotata di un catino e, all’interno di questa, trova posto una statua della Madonna Addolorata. La composizione risale agli anni ‘30 e fu realizzata dallo scultore Tore Calabrò. I materiali che la compongono sono stucchi a base cementizia.

Il mosaico accoglie il viaggiatore che, un tempo, attraversava il lungo corridoio “a ponte” sopra i binari per guadagnare l’uscita dalla Stazione Marittima di Messina o per imbarcarsi attraverso le invasature delle navi traghetto. Sigillo artistico al progetto di Angelo Mazzoni ( Bologna, 1894 – Roma, 1979 ),il mosaico è un insieme un manifesto della propaganda fascista ma anche una colorata celebrazione della bellezza dell’Isola.

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