PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Magika è una casa editrice specializzata in pubblicazioni d`arte. Fondata nel 2004 da Katia Giannetto e Alessandro Mancuso, Magika ha prodotti un vasto catalogo di libri d’arte, prioritariamente di ambito siciliano. Si tratta di testi dal grande rigore scientifico e dalla grafica accattivante, che deriva sia dalla conoscenza approfondita dei temi trattati, grazie alla grande competenza della storica d’arte Katia Giannetto, sia dalla sensibilità estetica e dalle notevoli capacità tecniche del fotografo Alessandro Mancuso. Alle monografie e ai cataloghi realizzate in occasioni di importanti mostre, bisogna aggiunge Karta[1], elegante periodico d’arte redatto grazie alla collaborazione con le più autorevoli e prestigiose firme della comunità scientifica siciliana. Cinque sono le collane prodotte da Magika: Hodierna, Museo e dintorni, Passaggi di genere, Temporanea, Domino. Tra le ultime uscite vanno segnalate per la ricchezza e la bellezza dei contenuti: Il simbolismo nella pittura europea (2015) di Teresa Pugliatti, Recinti Sacri. I complessi cimiteriali come elemento di costruzione del paesaggio (2014) di Maria Anna Caminiti, L’occhio del gattopardo. Filippo Cianciàfara Tasca di Cutò e la fotografia d’arte in Sicilia (2008) di Dario Reteuna.
[1] La rivista -formato tabloid di cm 30 x 42 - si occupa di arte a tutto tondo, da quella medievale a quella contemporanea, approfondendo anche la fotografia, l`etnoantropologia, gli studi critici, le mostre, gli eventi culturali.
Questo edificio ha una pianta rettangolare con angoli smussati che ne costituiscono la caratteristica più evidente. Probabilmente realizzato negli anni successivi all'Unità d'Italia, forse su un preesistente edificio militare posto all'esterno delle mura della città.
L’opera esposta alla mostra “Santi Condomini e altri Racconti” del Monte di Pietà di Messina, è una rappresentazione allegorica della Sicilia. La donna, infatti, ha tre gambe, come la Triscele, simbolo dell’isola, e sembra galleggiare su una mappa con i nomi dei mari che la bagnano: Tirreno, Ionio e Mediterraneo. La tela riassume lo stile di Bonanno Conti del periodo, un mix vivace di figuratività pop, Haring, e nostalgie mitiche.
Il palazzo dell’elefante è così chiamato per la presenza di un portale in pietra scolpita raffigurante due teste di elefanti. L’anonimo artista ha così configurato il portale di ingresso probabilmente sulla scorta di una moda del periodo. Si tratta di un edificio che insisteva di fronte al Grande Ospedale e fu realizzato in un periodo precedente al terremoto del 1783.