PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
CONTENUTI IN EVIDENZA
Fa parte del Sistema Difensivo dello Stretto realizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito del Regno d'Italia tra il 1884 e il 1914. Non più attivo dal 1954, il forte ha subito lunghi anni di abbandono prima di diventare “Museo storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina”, grazie all’impegno di un’associazione di cittadini. E’ aperto ogni seconda domenica del mese su prenotazione per gruppi e scolaresche.
Firmata e datata 1475 la Crocifissione di Londra è la più “italiana” delle Crocifissioni di Antonello. Costruita secondo le regole prospettico matematiche del Rinascimento, l’opera, lontana dal patetismo nordico delle opere documentate con lo stesso soggetto, è un anche un accurato paesaggio cromaticamente fuso con la tenue e morbida atmosfera dell’opera. Le mura della città potrebbero essere quelle di Messina presso la porta del torrente Boccetta.
Prende il nome dall’ingegnere Severino Grattoni (1815 – 1876), autore del traforo del Frejus, la prima galleria di grandi dimensioni realizzata all’interno di una montagna (1844).
Situato sulle altura di Santa Lucia Sopra Contesse, a 650 metri sul livello del mare, il forte è un tipico esempio di struttura difensiva “umbertina”, assai simile a quelle di Serra La Croce e San Jachiddu di cui replica l’efficiente pianta, le dimensioni, il fossato, il ponte levatoio, il numero di artiglierie, quattro, rivolte verso lo Stretto. Un tempo adibito a canile, il forte è oggi al centro di una campagna di valorizzazione.