PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Confermando la predilezione per l’espressività artistica primariamente rivolta all’arte visiva, l’autrice realizza questa creazione ricorrendo all’impiego di una tecnica mista, a metà tra la scultura e il disegno. L’interesse iconico in generale, sia esso religioso – l’autrice si appassiona grandemente ad immagini di santi, ex voto e simili - sia di carattere sociologico – rispetto alle più celebri donne della storia – appare quale principio peculiare di quello che potrebbe essere definito un “bipolarismo artistico” che traduce in chiave ironica simboli ritenuti serissimi ed incontrovertibili.
Il volume, frutto di tre anni di ricerca, è un saggio che indaga il processo di fantasia nel disegno di architettura, inteso come il potenziale sviluppo ideativo che permette di vedere cose e luoghi non ancora esistenti. Per meglio evidenziare la natura di questo meccanismo mentale, costantemente in fieri, il libro adopera la materia intangibile delle architetture fantastiche del fumetto che, private di qualsivoglia limite immaginativo, consentono di muoversi dentro una linea mediana di sicurezza, equidistante dall’ architettura ufficiale e dall’ambito disciplinare del disegno. L’approfondimento di temi riguardanti l’inventiva, l’effimero, l’irragionevole, produce un’analisi e una sintesi capaci di individuare gli elementi salienti di queste architetture, ovvero: gli archetipi principali, la sintassi e la comprensione semiotica della grafica basilare.
L’edificio occupa solo parte dell’isolato 143 e manifesta una tipologia tipica della città preterremoto. Oggi non è più possibile cogliere le caratteristiche delle finiture presenti originariamente ma dalla disposizione del fabbricato, al di fuori dell’allineamento dell’isolato, è possibile ipotizzarne l’epoca di costruzione antecedente al terremoto del 1908.
Nella monografia dedicata al fotografo messinese Pippo La Cava, Geri Villaroel, curatore del volume, descrive così l’attitudine e il lavoro del fotoreporter: “La sua capacità di essere al posto giusto al momento giusto e di sapere conciliare il pezzo giornalistico con la puntualità dell’immagine, ebbe modo di esplicitarlo in parecchie occasioni assieme all’arte fotografica che dimostrò nell’arco della sua laboriosa attività”[1]. Villaroel, con il consueto stile ironico e graffiante, racconta tutta una serie d’importanti, o soltanto curiosi, avvenimenti immortalati da La Cava: le monete borboniche rinvenute a Maregrosso e poi vendute in nero a piazza Cairoli, l’uscita dal carcere del detenuto Spanò, detenuto, da innocente, per venticinque anni, i moti di Reggio, il terremoto di Gibellina etc.
[1] Il Vagabondo delle stelle. Cinquant’anni d’immagini di Pippo La Cava fotoreporter, a cura di Geri Villaroel, Grafo Ed., Messina, 2012, p. 13.