PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Il saggio di Fabio Bonasera, firmato con Davide Romano, racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti nella storia della Lega Nord, attraverso le testimonianze di coloro che hanno partecipato sin dal principio alle vicende di uno dei partiti entrati stabilmente nel panorama politico italiano. Edito dalla palermitana La Zisa nel 2010, Inganno padano. La vera storia della Lega Nord, con prefazione di Furio Colombo, è giunto alla terza ristampa.
Il Forte dell’Andria sorgeva sull’omonima collina ed era cinto da alte mura che al di fuori della quali era il quartiere di S.Leone. La forma del bastione è desumibile oggi dall’osservazione dell’andamento dei tracciati viari che cingono la collina sulla quale trova posto l’Osservatorio astronomico. Sotto questa costruzione realizzata nel XX secolo insistono diverse gallerie e cunicoli la cui funzione è ricollegabile al Forte carloquintiano.
L’opera appartiene alla prima fase dell’attività di Vanadia, quando, proprio nel 1951 egli esordì con la prima personale alla libreria dell’O.S.P.E. Non è possibile stabilire con certezza se quest’opera fosse in mostra in quell’occasione (Buda 2011) tuttavia il quadretto è l’espressione di un’esperienza artistica che ha abbandonato l’atmosfera ludica dei primi esperimenti per un tono espressivo drammatico e pensoso, privo di qualsiasi riferimento stilistico o derivazione. E’ un’opera spontanea, carica delle ansie e dei ricordi di una stagione difficile e insieme carica di attese che di lì a poco fiorirà nell’attività del pittore insegnante e nell’Italia della Ricostruzione.
Lo spazio della piazza era un tempo occupato dal monastero femminile di “S. Maria di Basicò”, edificato nel 1344, così denominato perché posto sotto protezione del re (basilikon: reale, da basileus: re in grego). Oggi la piazza è occupata dalla fontana realizzata dall’architetto Carlo Falconieri nel 1842 per la piazza Ottagona (ora piazza Juvarra),e qui trasferita dopo il terremoto.