PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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La Porta della Bozzetta traeva il nome dall’omonimo borgo sorto al di fuori delle mura della città, ad ovest della chiesa di S.Francesco e dal torrente il cui corso era intercettato dalla cinta murata che, dal Bastione S.Andrea chiudeva la città fino al Forte dell’Andria. Il Gallo definisce le colline dalle quali scende il torrente “delli scirpi, volgarmente Scoppo dell’Acqua”
La web series ’A Famigghia racconta in cinque episodi la sgangherata impresa turistica di tre ventenni che, a bordo di un furgoncino, offrono a due turiste in crociera, appena sbarcate al porto di Messina, «un viaggio “on the road” alla scoperta della vera Sicilia». Scritta, sceneggiata e diretta da Angelo Campolo, la serie, prodotta da Giuseppe Ministeri per la compagnia DAF, in collaborazione con l’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo e la Sicilia Film Commission, riflette con leggerezza e ironia sui luoghi e sui loro abitanti, seguendo la rocambolesca giornata dei protagonisti.
Il Forte Basicò cingeva l'area di pertinenza della Torre Vittoria posta su una delle altura che caratterizzano la città di Messina. La forma delle mura era ispirata alle più moderne tecniche difensive dell'architettura militare anche se è probabile che l'intervento di ammodernamento di questo tratto delle mura cittadine, sfruttasse in parte la vecchia cinta di epoca normanna che, probabilmente è stata inglobata dall'intervento del 1537.
L’isolato 294 del PR di Messina è uno di quelli che vennero destinati ad accogliere le scuole cittadine. In questo caso venne allocata la scuola tecnica dedicata ad Antonio Maria Jaci, un matematico di madre messinese che si laureò presso l’Università di Messina in matematica, fisica e medicina ed insegnò filosofia e matematica presso il Seminario Arcivescovile di Messina.